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venerdì 25 luglio 2014

New Italia Startup Visa is operative. An excellent opportunity for non-EU innovative enterprises.

For non-EU blog followers concerning new Italia Startup Visa:

July 24, 2014 Ministry of Economic Development has presented the Italia Startup Visa, I.S.V. a very important step of the Italian Startup Law 221/2012.
I can underscore to our international readers that Italy has implemented an interesting Startup Law to encourage the creation and development of innovative international startups whose business is based on technology.

The Italia Startup Visa policy is designed to help our country will become a global hub for international investment and talent and provides a process for non-EU players to found innovative startups in Italy.
Italian Law ensures tax relief on seed and venture capital investments, equity crowfunding provisions, substantial guarantees on bank loans, labour law, etc.


Startup Limited Company as I.S.V. applicant must be domiciled and shall place Head Office in Italy.
There are two ways: direct application or to be hosted by certified startup Incubators.
The I.S.V. Committee based in Rome check documents and business plan of applicants.

So let's take the occasion to establish a business close to the areas of Rome Colosseum, Milan Duomo, Florence bridges over Arno, Sardinia and Sicily landscapes and so on !
More information about I.S.V. eligibility requirements and application process shall be obtained by Italian Government official website www.italiastartupvisa.mise.gov.it.
Perhaps you'll have several doubts concerning steps of the procedure.
Legal advice in the complex procedure of I.S.V. and the follow-up of your company contacting or writing to De Valeri Law Firm based in Rome, location of the Ministry.


Mr. Luigi De Valeri
Rome Bar Attorney
De Valeri Law Firm
Company, I.P. Employment and Administrative Law
Via Maria Cristina, 2
00196 Rome Italy
facsimile +39.6.3220940

studiolegaledevaleri@gmail.com

domenica 6 luglio 2014

Reti di impresa. La chance per le reti-contratto di partecipare al programma Horizon 2020.



Horizon 2020, il programma quadro dell' Unione Europea per la ricerca e l'innovazione, è operativo dal 1 gennaio 2014 e si concluderà il 31 dicembre 2020, in particolare per le piccole e medie imprese è previsto lo strumento SME, Small Medium Enterprises (art. 22 reg. UE 1291/2013) per sostenere le attività di ricerca ed innovazione.


Anche le reti di impresa senza soggettività giuridica (reti-contratto) possono partecipare al programma europeo di finanziamenti Horizon 2020 se rispettano le condizioni previste nel “Regolamento UE 1290/2013" che stabilisce le norme in materia di partecipazione al medesimo piano di ricerca e innovazione (2014-2020) e dall’ Horizon 2020 Grant  Manual, Section on Validation (III.4.2 paragrafi 2.1 e 3.2). 

Le condizioni che le aggregazioni non aventi personalità giuridica devono rispettare per partecipare ai bandi sono la capacità dei rappresentanti di assumere obbligazioni in nome dell'entità che rappresentano e la possibilità di offrire garanzie per la tutela degli interessi finanziari dell'Unione equivalenti a quelle offerte dalle persone giuridiche. 




Per quanto riguarda le reti di imprese andrà pertanto verificato se il contratto di rete autorizza l’organo comune ad agire e assumere obbligazioni in nome e per conto della stessa rete, intesa quale gruppo di imprese partecipanti al contratto di rete e non in nome delle singole imprese e stabilisca la creazione di un fondo patrimoniale comune a garanzia delle obbligazioni assunte dall’organo comune.

La fase di avvio della rete con la scelta della forma e del contenuto del contratto di rete, tenuto conto delle prescrizioni dei bandi internazionali e nazionali, si rivela ancora una volta decisiva per lo sviluppo della singola rete di imprese.

Ulteriori informazioni alle imprese che possono partecipare anche singolarmente e alle reti interessate alla verifica preliminare delle condizioni per la partecipazione al programma Horizon 2020 ai contatti dello Studio Legale De Valeri.

studiolegaledevaleri@gmail.com


mercoledì 2 luglio 2014

Abilitazione scientifica nazionale, lo stato dell'arte con le prime sospensive del TAR Lazio a favore dei ricorrenti.

Dopo il precedente post del 10 febbraio 2014 che ha suscitato vivo interesse a distanza di qualche mese torno sul tema A.S.N. per aggiornare i lettori interessati, ricercatori e professori... mentre alcune Università stanno procedendo alla chiamata diretta degli abilitati.

Quanto alle migliaia di ricorsi per l'annullamento dei giudizi di non idoneità notificati al MIUR, si susseguono le ordinanze della terza sezione del TAR Lazio che, dopo un primo esame del fumus boni iuris, accolgono le domande cautelari di alcuni ricorrenti non idonei per la tornata 2012 sospendendo l'efficacia del giudizio impugnato ed ordinando al Ministero per costoro la costituzione di nuove commissioni giudicanti in diversa composizione che dovranno riesaminare il candidato sulla base della documentazione prodotta.

L'accoglimento della istanza "sospensiva" costituisce all'evidenza un segnale positivo per il buon esito del ricorso.

Per alcuni settori in cui le commissioni per l’Abilitazione Scientifica Nazionale hanno terminato i lavori non sono stati ancora resi noti i giudizi di idoneità o meno dei candidati.
Come possono tutelarsi i candidati tuttora in situazione di incertezza, molti si chiedono se presentare la domanda per la tornata successiva ma soprattutto se sono in possesso del titolo per le "chiamate" in corso, a causa della mancata pubblicazione degli esiti ?
La via della richiesta di accesso agli atti è da consigliare, detta facoltà di azionare il diritto ex lege 241/90 va attivata con una richiesta al MIUR opportunamente redatta al fine di scongiurare il rigetto.




La terza sezione del T.A.R. Lazio con la sentenza n. 2186 depositata il 25 febbraio 2014 ha dato ragione ad alcuni candidati che si erano visti negare il diritto di accesso agli atti della loro commissione giudicatrice ordinando al ministero di permettere detta attività di esame e prelievo di copia ponendone le spese a carico degli istanti.
Tale documentazione, in primis i verbali delle commissioni, potrà essere di utilità per l'eventuale ricorso che i candidati giudicati non idonei potranno presentare al T.A.R. Lazio, unico competente, entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione degli esiti.

Lo Studio Legale De Valeri fornisce ai candidati giudicati non idonei una consulenza preventiva sulle prospettive del ricorso al T.A.R. Lazio ed il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, per cui si hanno a disposizione centoventi giorni, rimedio che viene di fatto deciso dal Consiglio di Stato.
studiolegaledevaleri@gmail.com